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da parte di Disarmisti esigenti & partners verso un coordinamento antinucleare europeo (info: Alfonso Navarra cell. 340-0736871, Laura Tussi e Ennio Cabiddu)
La prima parte del testo riassume il comunicato UE. Siete pregati di fare attenzione alla seconda parte del testo che espone la nostra posizione politica
LA NOSTRA OPPOSIZIONE ALLA TASSONOMIA UE PRO NUCLEARE E PRO GAS CONTINUA SENZA AMBIGUITÀ
Per la UE nucleare e gas sono verdi”. Questo è un titolo apparso su Repubblica il 2 gennaio 2021 (oggi). Ma quasi tutti i giornali ne hanno parlato.
Sulla stampa nazionale ha avuto quindi spazio l'annuncio della Commissione UE che si riferisce alla possibile inclusione dell'energia nucleare e del gas naturale tra le fonti “sostenibili” da finanziare.
La Commissione europea ha avviato ad inizio 2022 le consultazioni con il gruppo di esperti degli Stati membri sulla finanza sostenibile e la piattaforma sulla finanza sostenibile su una bozza di testo di un atto delegato complementare di “tassonomia” (regolamento 2020/852) che copre le attività relative al gas e al nucleare.
La tassonomia dell'UE secondo la Commissione si propone di guidare e mobilitare gli investimenti privati nelle attività necessarie per raggiungere la neutralità climatica nei prossimi 30 anni.
Recita testualmente il comunicato della Commissione rinvenibile su: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_2
“Il mix energetico esistente oggi in Europa varia da uno Stato membro all'altro. Alcuni Stati d'Europa sono ancora fortemente basati sul carbone ad alta emissione di carbonio. La tassonomia prevede attività energetiche che dovrebbero consentire agli Stati membri di avanzare verso la neutralità climatica da posizioni diverse.
Tenendo conto dei pareri scientifici e degli attuali progressi tecnologici, nonché delle diverse sfide di transizione tra gli Stati membri, la Commissione ritiene che il gas naturale e il nucleare possano svolgere un ruolo come mezzi per facilitare la transizione verso un futuro prevalentemente basato sulle energie rinnovabili. Nel quadro della tassonomia, ciò significherebbe classificare queste fonti energetiche a condizioni chiare e rigorose (ad esempio, il gas deve provenire da fonti rinnovabili o avere basse emissioni entro il 2035), in particolare perché contribuiscono alla transizione verso la neutralità climatica.
Inoltre, per garantire la trasparenza, la Commissione modificherà l'atto delegato sulla divulgazione della tassonomia in modo che gli investitori possano identificare se le attività includono attività nel settore del gas o nucleari e in quale misura, in modo da poter effettuare una scelta informata.
Prossimi passi del percorso istituzionale
Il comunicato della commissione UE delinea anche le tappe del percorso istituzionale che dovrebbe portare all'entrata in vigore del provvedimento.
“La piattaforma sulla finanza sostenibile e il gruppo di esperti degli Stati membri sulla finanza sostenibile devono essere consultati su tutti gli atti delegati ai sensi del regolamento sulla tassonomia, dato il loro ruolo di esperti previsto dal regolamento sulla tassonomia. Avranno tempo fino al 12 gennaio per fornire i loro contributi.
La Commissione analizzerà i loro contributi e adotterà formalmente l'atto delegato complementare nel gennaio 2022. Sarà quindi inviato ai colegislatori per il loro esame.
Analogamente al primo atto delegato sul clima, il Parlamento europeo e il Consiglio (che hanno delegato alla Commissione il potere di adottare questo atto delegato) avranno quattro mesi per esaminare il documento e, qualora lo ritengano necessario, per opporvisi. In linea con il regolamento sulla tassonomia, entrambe le istituzioni possono richiedere ulteriori due mesi di tempo per l'esame. Il Consiglio avrà il diritto di opporsi a maggioranza qualificata rafforzata inversa (il che significa che per opporsi all'atto delegato è necessario almeno il 72% degli Stati membri (cioè almeno 20 Stati membri) che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'UE), e il Parlamento europeo a maggioranza semplice (ossia almeno 353 deputati in plenaria).
Una volta terminato il periodo di controllo e ammesso che nessuno dei colegislatori si opponga, l'atto delegato (complementare) entrerà in vigore e si applicherà”.
La tassonomia dell'UE viene proposta dalla Commissione quale strumento di trasparenza basata su pareri scientifici per le aziende e gli investitori. Dovrebbe creare un linguaggio comune che gli investitori possono utilizzare quando investono in progetti e attività economiche che hanno un impatto sostanziale sul clima e sull'ambiente. Introdurrà obblighi di informativa a carico delle società e dei partecipanti ai mercati finanziari.
Per maggiori informazioni istituzionali si può consultare il sito web della DG FISMA sulla finanza sostenibile
https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/banking-and-finance/sustainable-finance_en
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Noi Disarmisti esigenti & partners siamo assolutamente contrari e stiamo rispondendo subito con una iniziativa rivolta alla stampa nazionale a cui chiediamo di fare il suo mestiere rispetto a una situazione che riteniamo molto importante: chiarire chi tra gli stessi ecopacifisti manifesta ambiguità rispetto all'opposizione contro il nucleare.
Questa ambiguità è una caratteristica della confusione che – a nostro parere - caratterizza il panorama politico contemporaneo e che non dobbiamo ulteriormente ingarbugliare: è bene che gli ecologisti facciano il loro mestiere e non si lascino mescolare con tesi che rappresentano, storicamente e logicamente, il contrario di ogni lotta che hanno condotto da quando sono nati e si sono riconosciuti come componente culturale e politica indipendente.
Ecco di seguito il testo base del nostro appello su cui stiamo raccogliendo sottoscrizioni (ancora modificabile su aspetti di contenuto e formali).
Possiamo ancora vincere la partita europea della tassonomia energetica ed è bene che chi si proclama per la giustizia sociale e ambientale dismetta ogni ambiguità sul nucleare
La stampa aiuti i cittadini in un chiarimento ormai non più rinviabile. Facendo il suo mestiere: porre le domande appropriate per accertare i fatti e gli orientamenti effettivi sui fatti!
Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu (con il supporto di personalità che stiamo aggregando e si vanno aggiungendo) ...
22 dicembre: terzo rinvio dopo il 7 e il 15 dicembre.
La Commissione europea che aveva annunciato l’introduzione di gas e nucleare nella tassonomia delle fonti sostenibili non vara ancora l’atto delegato del regolamento 2020/852: ora dovrebbe riunirsi a metà gennaio per formalizzare una decisione che al momento – e per fortuna - non riesce ancora a prendere.
Nelle nostre speranze non dovrà assumerla mai e poi mai! Ed abbiamo molte probabilità che questo succeda, considerato che il Parlamento europeo può opporsi alla entrata in vigore dell’atto delegato ed in esso le posizioni antinucleari sono quasi maggioritarie in partenza.
Tutti questi rinvii da parte della Commissione significano che i vertici del potere europeo stanno litigando tra loro su un aspetto fondamentale della costruzione dell’Europa nel dopo Merkel: quale politica energetica darsi, e quali finanziamenti devono sostenerla con regolamenti e fondi pubblici orientanti gli investimenti privati. La presidente dell’Unione Europea e il vicepresidente, espressione di vecchi equilibri adesso in discussione, sostengono che vi è bisogno del nucleare e del gas e che questi devono rientrare nella tassonomia delle fonti energetiche da sostenere nella transizione ecologica.
Al contrario, in Germania il nuovo governo Scholz, includente i verdi nella coalizione cd “semaforo”, non è d'accordo sul rilancio del “nuovo” nucleare, sedicente “alleato delle rinnovabili”, tanto più che il Paese chiuderà già entro il 2022 tutti i suoi reattori.
Il governo italiano, fresco fresco di “patto del Quirinale”, non compie passi ufficiali ma nelle dichiarazioni pubbliche con il ministro della transizione ecologica prende inopinatamente posizione con i filonucleari guidati dalla Francia di Macron; infatti, il ministro Cingolani si sbraccia nel promuovere i mini-reattori nucleari che concretizzerebbero una Quarta generazione tutta di là da venire. Per non parlare poi dell’araba fenice della fusione nucleare!
Questa sarà pure, nelle intenzioni dell’inquilino del MITE, una scelta non ideologica e “tecnologicamente neutra”; ma è comunque una decisione pubblica contraria ai referendum del 1987 e del 2011. Noi, disarmisti esigenti, WILPF Italia, Laudato Si’ e partners, in collaborazione con personalità come Luciana Castellina, Edo Ronchi, Massimo Scalia, Guido Viale, Vittorio Bardi, Marco Bersani, Moni Ovadia e Alex Zanotelli, continuando l’esperienza della tenda antinucleare delle cittadine e dei cittadini a Roma, vantando coinvolgimenti dalla Germania, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Danimarca, dall’Inghilterra, ci siamo incontrati online per portare avanti la mobilitazione contro il rilancio del nucleare in Europa (e quindi in Italia).
Proprio il 22 dicembre abbiamo ribadito che ci opponiamo alla tassonomia pro-nucleare e pro-gas in Europa e alle decisioni di Cingolani perché, oltre le considerazioni di merito contro una fonte costosa, inquinante, insicura, collegata al militare, riteniamo sia obbligo istituzionale di un ministro della Repubblica italiana rispettare e far rispettare la volontà referendaria: un preciso mandato ricevuto dal popolo contro il rischio nucleare.
Non ci rassegniamo a che passi sotto silenzio questa manifestazione di disprezzo democratico (altro che green pass!) esercitata nelle sedi europee: di conseguenza ci diamo da fare nel coinvolgere le organizzazioni della cittadinanza attiva per far pressione dal basso sulle istituzioni che devono prendere la decisione. In questa prospettiva e a questo scopo l’opinione pubblica va sensibilizzata e risvegliata ed un aspetto di questo sommovimento di coscienza è rappresentato dal chiarimento che devono svolgere all'interno di loro stessi movimenti di nome ecopacifisti ma di fatto ambigui sul tema.
Anche la stampa, con la sua autorevolezza di servizio pubblico, in questo senso potrebbe essere d'aiuto ponendo a tali movimenti, adusi a produrre documenti e comunicati nelle più svariate occasioni, e che oggi i media identificano tout court con la lotta ecologista, una domanda cui finora sono sfuggiti.
Una domanda precisa, ed oseremmo dire coraggiosa, cui dovrebbero rispondere esponenti di tali movimenti, aprendo il dibattito sulle colonne dei giornali che avessero il coraggio di fuoriuscire dal riflesso condizionato di identificare erroneamente l'ecologismo con l'unico parametro della riduzione della CO2.
Eccola: davvero, cari giovani ispirati da figure più o meno carismatiche, pensate che la questione nucleare sia solo un “tema di dibattito” e non invece un elemento imprescindibile della identità di soggetti collettivi che si proclamino ecologisti e lavorino alla giustizia sociale e ambientale?
Non ritenete essenziale, in questa partita di enorme rilevanza della tassonomia europea, prendere chiara e netta posizione, contro il gas, va bene, ma anche contro il nucleare?
È importante per noi la mobilitazione sia a Bruxelles sia a Strasburgo nei prossimi mesi con tende e presidi europei di tutti gli antinuclearisti, cioè degli ecologisti e dei pacifisti conseguenti, in cui speriamo vengano a schierarsi a pieno titolo e con inequivocabile convinzione i nuovi marchi attrattivi dell'attivismo giovanile.
L'incendio della casa comune “Terra” a causa dell'inquinamento da CO2 non può essere estinto buttando benzina nucleare sul fuoco: questo deve essere affermato oggi in modo chiaro e limpido, perché, nell’emergenza che stiamo attraversando, non c’è, a nostro parere, più tempo per i se e per i ma sull’impiego anche parziale dell’atomo.
VERSO UN COMPROMESSO PRO NUCLEARE E PRO GAS NELLA TASSONOMIA UE? MOBILITIAMOCI PER IMPEDIRLO!
Link al collegamento online
https://us02web.zoom.us/j/82244651062?pwd=Q0RLTjFyVnl4Mmtmc1JjZVkzVnFOUT09
Libero confronto di opinioni tra ecopacifisti antinucleari
(a partire dai firmatari di https://www.petizioni.com/notassonomianukerispettareferendum)
MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 2021
Dalle ORE 18:30 fino alle 20:30 Italia
ID: 822 4465 1062
Codice: 2021
Organizzano, nell'ambito del percorso delle Tende antinucleari delle cittadine e dei cittadini:
Disarmisti Esigenti – Verso il Coordinamento antinucleare europeo - Mondo senza Guerre e senza Violenza – Argonauti per la pace – Spazio Foppette – Movimento Umanista
Diretta su Facebbok MSGV @foppette
L'incontro di domani è un evento su facebook (grazie alla gestione tecnica di spazio foppette)
https://www.facebook.com/events/4286776108100738
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VERSO UN COMPROMESSO PRO NUCLEARE NELLA TASSONOMIA UE? MOBILITIAMOCI PER IMPEDIRLO! Libero confronto di opinioni tra ecopacifisti antinucleari il 22 dicembre 2021 alle ore 18:30
(i promotori di https://www.petizioni.com/notassonomianukerispettareferendum)
Collegato al percorso delle Tende delle cittadine e dei cittadini verso un coordinamento antinucleare europeo.
L'opportunità di classificare l'energia nucleare e il gas come investimenti sostenibili, anche dopo il Consiglio europeo del 16 e 17 dicembre, è questione ancora aperta (anche se non per molto, la partita sta per chiudersi) – mentre è certo che le norme della tassonomia UE nel loro basico impianto attuativo entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
La Commissione europea, come nell'incontro online del 15 dicembre ci ha riferito l'eurodeputata Eleonora Evi, ha annunciato che, per quanto riguarda appunto nucleare e gas, presenterà una proposta aggiuntiva entro il 22 dicembre 2021.
Il presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, non ha lasciato adito a dubbi sul fatto che “abbiamo bisogno del nucleare e del gas, durante la transizione”: per cui entreranno nella tassonomia. Nello stesso senso – scusate se è poco – si è espresso il vicepresidente Timmermans, responsabile del Green New Deal.
Il commissario europeo per l'energia, Kadri Simson, ha chiesto un "cambio di marcia sugli investimenti" nell'energia nucleare al fine di prolungare la durata dell ecentrali elettronucleari esistenti e mantenere gli attuali livelli di produzione fino al 2050.
Nel senso del compromesso con la Francia nuclearista (appoggiata dall’Italia) - i termini saranno i tutti da vedere - si è pronunciato anche il neo cancelliere tedesco Olaf Scholz, a capo della “coalizione semaforo” includente i Verdi: questo è sicuramente un elemento decisivo nel parallellogramma delle forze che porterà al risultato finale nel testo sull’atto delegato per la tassonomia.
Parallelogramma che deve includere anche la pressione di base degli ecopacifisti e degli ambientalisti, affinché il compromesso raggiunga il livello, per così dire, meno greenwashing e più alto possibile nel senso della coerenza ed efficacia ecologica.
Noi Disarmisti esigenti, in continuità con la Tenda delle cittadine e dei cittadini di Roma, avviata in due periodi con WILPF Italia (inizio dicembre e15 dicembre), stiamo pensando di organizzare, insieme agli Argonauti, una iniziativa analoga a Milano, sotto la sede di EDF in Foro Bonaparte: riteniamo che l’industria nucleare francese di Stato, al pari di ENI per il gas, sia il motore fondamentale del tentativo di rilancio del nucleare in Europa. Non è detto che la tenda a Milano sia piazzata proprio il 22 dicembre: comunque è nostra precisa volontà attivare al più presto uno strumento di controinformazione e sensibilizzazione.
Qui in Italia siamo obbligati anche moralmente ad impegnarci con particolare responsabilità in questa campagna, per evitare pastrocchi a livello europeo, perché dobbiamo rispettare il mandato antinucleare che il popolo italiano ci ha consegnato con i pronunciamenti referendari del 1987 e del 2011.
Decisivo sarà mobilitare, organizzando i gruppi antinucleari in tutti i Paesi europei, come già sta facendo la WILPF internazionale, il Parlamento europeo perché faccia opposizione all’atto delegato della Commissione entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. Dovremo sicuramente scendere in piazza a Bruxelles e a Strasburgo presumibilmente nel febbraio/marzo 2022…
Daremo il massimo e non molleremo!
Info: Alfonso Navarra cell. 340-0736871
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Verso un compromesso sul nucleare nella tassonomia UE
Libero scambio di opinioni su zoom
tra i firmatari promotori di
https://www.petizioni.com/notassonomianukerispettareferendum
22 dicembre 2021 – ore 18:30 – 20:00
L'opportunità di classificare l'energia nucleare e il gas come investimenti sostenibili, anche dopo il Consiglio europeo del 16 e 17 dicembre, è questione ancora aperta (anche se non per molto, la partita sta per chiudersi) – mentre è certo che le norme della tassonomia UE nel loro impianto attuativo fondamentale entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
I criteri dell'atto delegato definiscono a quali condizioni gli investimenti sono compatibili con l'accordo di Parigi sul clima e con gli obiettivi ambientali dell'Unione europea. In futuro, la tassonomia sarà obbligatoria quando le aziende riferiscono su questioni di sostenibilità o lanciano prodotti finanziari verdi. Le nuove norme, che ora possono entrare in vigore, definiscono i criteri di sostenibilità per un'ampia gamma di settori economici. L'atto delegato specifica in dettaglio le condizioni alle quali numerosi settori produttivi (ad es. la generazione di energia) possono contribuire in modo significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento agli stessi. Inoltre, sono definite linee rosse per tutti i settori al fine di escludere danni alla biodiversità, ai sistemi idrici o alla transizione verso un'economia circolare.
La Commissione europea ha annunciato che, per quanto riguarda appunto nucleare e gas, presenterà una proposta aggiuntiva entro il 22 dicembre 2021.
Il presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, non ha lasciato adito a dubbi sul fatto che “abbiamo bisogno del nucleare e del gas, durante la transizione”: per cui entreranno nella tassonomia. Nello stesso senso – scusate se è poco – si è espresso il vicepresidente Timmermans, responsabile del Green New Deal.
Ecco il discorso agli industriali europei della Von der Leyen, il 9 novembre del 2021, come riferito dall’ANSA:
"Dobbiamo rendere il nostro sistema energetico più resiliente agli shock di prezzo e di offerta" e "investire nelle rinnovabili è la scelta politica più ovvia. Abbiamo bisogno di fonti stabili: il nucleare e, durante la transizione, il gas naturale".
Ed ecco Timmermans. Il titolo del dispaccio ANSA del 9 dicembre è “Proposta su gas e nucleare prima di Natale”.
Arriverà poco prima di Natale, probabilmente il 22 dicembre, la proposta della Commissione Ue sulla classificazione degli investimenti sostenibili, con l'inclusione di gas e nucleare.
Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans a un evento organizzato da Politico. "Penso - ha detto - che dobbiamo trovare un modo per riconoscere che queste due fonti energetiche svolgono un ruolo nella transizione energetica, non classificarle 'verdi', ma riconoscere il fatto che il nucleare è molto importante per ridurre le emissioni, e che il gas naturale sarà molto importante per passare dal carbone all'energia rinnovabile".
Il commissario europeo per l'energia, Kadri Simson, ha chiesto un "cambio di marcia sugli investimenti" nell'energia nucleare al fine di prolungare la durata delle centrali elettriche esistenti e mantenere gli attuali livelli di produzione fino al 2050.
"I termini del dibattito sull'energia nucleare in Europa stanno cambiando" a causa dell'emergenza climatica e della necessità di decarbonizzare rapidamente il mix energetico dell'UE, ha detto Simson, che stava parlando alla cerimonia di apertura dell'Esposizione mondiale nucleare a Parigi.
La Commissione europea è sempre stata chiara sul fatto che il gas fossile era necessario solo come combustibile transitorio e non doveva essere considerato una fonte di energia a lungo termine.
Per il nucleare, tuttavia, la scelta di chiamarlo transitorio è ancora oggetto di controversie, con i sostenitori che sostengono che dovrebbe essere etichettato come "sostenibile" a causa della sua natura a basse emissioni di carbonio.
Divisione del nucleare in tre categorie
Secondo il commissario europeo per l'energia Kadri Simson,la proposta "sarà presto pronta ... e chiarirà se la produzione di energia nucleare, lo smaltimento dei rifiuti o la fornitura di combustibile possano o meno essere classificati come attività sostenibili per gli investitori."
I commenti di Simson suggeriscono che l'imminente atto delegato potrebbe dividere le attività nucleari in tre categorie: fornitura di combustibile, produzione di energia e rifiuti.
Nel senso del compromesso con la Francia nuclearista (appoggiata dall’Italia) si è pronunciato anche il neo cancelliere tedesco Olaf Scholz, a capo della “coalizione semaforo” includente i Verdi: questo è sicuramente un elemento decisivo nel parallellogramma delle forze che porterà al risultato finale nel testo sull’atto delegato per la tassonomia.
Ecco la dichiarazione di Scholz, risalente a questo 17 dicembre, come riportata dall’ANSA:
"Già da tempo la Germania ha preso la decisione che l'energia nucleare non prenderà parte alla transizione energetica" ma "è importante che ognuno possa proseguire il suo cammino senza minare l'unità dell'Ue", ha aggiunto Scholz, sottolineando che "non è un compito facile, ma alla fine dovremo trovare l'unità nonostante le diverse priorità che ci siamo dati"
(https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2021/12/17/energia-scholz-percorsi-germania-e-francia-sono-diversi_ad1fb380-7656-4d76-b0e7-a12a958afb7e.html)
Parallelogramma che deve includere anche la pressione di base degli ecopacifisti e degli ambientalisti, affinché il compromesso raggiunga il livello, per così dire, meno greenwashing e più alto possibile nel senso della coerenza ecologica.
Noi disarmisti esigenti, in continuità con la Tenda delle cittadine e dei cittadini di Roma, avviata in due periodi con WILPF Italia (inizio dicembre e 15 dicembre), stiamo pensando di organizzare una iniziativa analoga a Milano, sotto la sede di EDF in Foro Bonaparte: riteniamo che l’industria nucleare francese di Stato, al pari di ENI per il gas, sia il motore fondamentale del tentativo di rilancio del nucleare in Europa.
Qui in Italia siamo obbligati anche moralmente ad impegnarci con particolare responsabilità perché dobbiamo rispettare il mandato antinucleare che il popolo italiano ci ha consegnato con i pronunciamenti referendari del 1987 e del 2011.
Decisivo sarà mobilitare, organizzando gli antinucleari in tutti i Paesi europei, il Parlamento europeo perché faccia opposizione all’atto delegato della Commissione entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. Dovremo sicuramente scendere in piazza a Bruxelles e a Strasburgo presumibilmente nel febbraio/marzo 2022…
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Il comunicato dell’europarlamentare Sven Giegold
GRUPPO VERDE/ALLEANZA LIBERA EUROPEA
L'eurodeputato Sven Giegold,portavoce della politica finanziaria ed economica del gruppo Verdi/ALE, ha commentato (si vada su: https://sven-giegold.de/en/green-light-for-eu-taxonomy/ ):
"L'introduzione della tassonomia dell'UE è una pietra miliare per i mercati finanziari più ecologici in Europa. La tassonomia dell'UE garantirà che in futuro i prodotti finanziari verdi finanzino realmente gli investimenti verdi. Metterà fine al greenwashing nei mercati finanziari. La tassonomia dell'UE incanalerà il denaro in investimenti urgentemente necessari per il futuro. Ora deve essere usata in modo pragmatico e non burocratico per avere effetto rapidamente. L'introduzione della tassonomia dell'UE è un grande successo per noi Verdi, per le imprese lungimiranti e per la società civile che da anni ci battiamo per essa. Ma è anche chiaro che la credibilità della tassonomia dell'UE è fondamentale per il suo successo. Il gas fossile e l'energia nucleare non hanno posto nella tassonomia dell'UE. L'energia nucleare e il gas fossile non sono né ecologicamente né economicamente sostenibili a lungo termine. Contiamo su un compromesso che rispetti la sovranità degli Stati membri per il loro mix energetico e allo stesso tempo non danneggi la credibilità della Tassonomia UE".
La mia valutazione del primo atto delegato della Commissione europea:
https://sven-giegold.de/en/com-taxonomy-hazards-remain/
Lettera aperta di oltre 250 professionisti della finanza sostenibile per regole di tassonomia credibili:
La mia petizione "Meltdown for Europe's energy transition: Stop the greenwashing of nuclear power and gas!" con più di 65.000 firmatari:
La mia petizione "Save the European Green Deal!" con quasi 70.000 firmatari:
https://www.change.org/p/eu-comission-urgent-petition-save-the-european-green-deal
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Documentazione dal sito ufficiale della Commissione UE
Regolamento tassonomico e atti delegati
Un primo atto delegato sulle attività sostenibili per gli obiettivi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici è stato approvato in linea di principio il 21 aprile 2021 e formalmente adottato il 4 giugno 2021 per l'esame da parte dei colegislatori. Un secondo atto delegato per i restanti obiettivi sarà pubblicato nel 2022.
La pubblicazione del primo atto delegato è stata accompagnata dall'adozione di una comunicazione della Commissione dal titolo "Tassonomia dell'UE, rendicontazione di sostenibilità delle imprese, preferenze in materia di sostenibilità e doveri fiduciari: indirizzare i finanziamenti verso il Green Deal europeo", che mirava a trasmettere messaggi chiave su come il pacchetto di strumenti per la finanza sostenibile facilita l'accesso ai finanziamenti per la transizione. La presente comunicazione si basa sulla relazione sul finanziamento della transizione adottata dalla piattaforma sulla finanza sostenibile nel marzo 2021.
Il 6 luglio 2021 la Commissione ha adottato l'atto delegato che integra l'articolo 8 del regolamento sulla tassonomia per il controllo da parte dei colegislatori. Il presente atto delegato specifica il contenuto, la metodologia e la presentazione delle informazioni che le imprese finanziarie e non finanziarie devono comunicare in merito alla percentuale di attività economiche ecosostenibili nelle loro attività, investimenti o attività di prestito.
giovedì, 6 luglio 2021
- Comunicato stampa
- Adozione del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relativa alle attività economiche ecosostenibili e specifica la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa (non in vigore fino alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale)
- Allegati da 1 a 5 del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specificano la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Allegato 6 del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specificando la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Allegato 7 del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specifica la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Allegato 8 del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specifica la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Allegati da 9 a 11 del regolamento delegato della Commissione che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specificano la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna il regolamento delegato che integra il regolamento (UE) 2020/852 specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese soggette all'articolo 19 bis o all'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE relative alle attività economiche ecosostenibili e specificano la metodologia per conformarsi a tale obbligo di informativa
- Domande frequenti: Che cos'è l'atto delegato di cui all'articolo 8 della tassonomia dell'UE e come funzionerà nella pratica?
giovedì, 4 giugno 2021
Nota: questo progetto è stato approvato in linea di principio dalla Commissione europea il 21 aprile 2021 e la sua adozione formale in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea è avvenuta il 4 giugno 2021, quando sono state rese disponibili tutte le versioni linguistiche.
- Adozione del Atto delegato sull'ambiente in materia di tassonomia dell'UE (non in vigore fino alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale)
- Valutazione d'impatto che accompagna l'atto delegato dell'UE sulla tassonomia climatica
- Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna l'atto delegato dell'UE sulla tassonomia climatica
- Parere del comitato per il controllo normativo sulla valutazione d'impatto che accompagna l'atto delegato dell'UE sulla tassonomia climatica
- Domande frequenti sull'atto delegato dell'UE sulla tassonomia climatica
- Scheda informativa: In che modo la tassonomia dell'UE si inserisce nel quadro della finanza sostenibile?
- Domande frequenti: Cos'è la tassonomia dell'UE e come funzionerà nella pratica?
- Sintesi del riscontro pubblico sul progetto di atto delegato che integra il regolamento (UE) 2020/852 pubblicato il 20 novembre 2020