Buchel, No first use e preCOP - e COP26 - verso il coordinamento antinucleare europeo
Sotto, dopo la convocazione dell'incontro online del 14 agosto 2021, sui punti sopra citati, con obiettivo la mobilitazione alla preCOP di Milano, riportiamo gli appelli di:
1 - Climate Open Platform
2- Climate Justice Platform (si prevede una assemblea preparatoria per il 12 settembre 2021)
3 - XR PACE Italia
L'appello di XR PEACE per Glasgow è rinvenibile al link:
Incontro organizzativo online il 14 agosto 2021(ore 16-20) al seguente link:
meet.google.com/zgd-svbc-cwj
Proseguiamo il cammino iniziato come Disarmisti esigenti e partners con due precedenti incontri online. Questo è l'avviso della discussione operativa che proponiamo, con lo scopo di chiarimento organizzativo, non come proiezione esterna.
Questa volta sottolineiamo che facciamo uno speciale riferimento all'appello di XR PEACE dal Regno Unito per inserire il disarmo negli accordi di Parigi sul clima mobilitandoci con questo obiettivo alla COP26 di Glasgow, dal 1 al 12 novembre.
Nell'agenda della discussione focalizzeremo l'interesse su due scadenze:
1- in Germania, il 5 settembre a Buchel (preceduto dal referendum ad Amburgo per vietare l'attracco nel porto a chi trasporta armi: è prevista una manifestazione il 1 settembre cui partecipa il comitato di Trieste);
2- il 28 settembre, fino al 3 ottobre, alla preCOP di Milano, che precede Glasgow.
Qui i movimenti si stanno attrezzando con contenitori (piattaforme) entro cui poter inserire, facendo rete, varie possibili iniziative.
E' stato inviato, da parte dei Disarmisti esigenti, documento sotto riportato di adesione alla Climate Open Platform, la Rete promossa dagli FFF, che ha un'ottica di pressione verso il livello istituzionale, ed abbiamo prenotato il 30 settembre l'Auditorium Valvassori Peroni per tenervi un convegno sul PIANO ENERGETICO E CLIMATICO ALTERNATIVO con particolare attenzione all'occupazione (si propone di lanciare uno studio da finanziare).
Lo stesso potrebbe essere fatto con la Climate Justice Platform, altra Rete promossa da altri soggetti di movimento, ad esempio i No TAV, che organizza un campeggio per contestare alla radice il meccanismo delle COP, giudicato però fallimentare in partenza "perché dietro la COP agiscono interessi finanziari che non hanno a cuore la tutela della vita e degli ecosistemi, ma la tutela di interessi privati".
Anche XR Italia sta organizzando un suo campeggio con un'ottica di "disruption": lo slogan è "solleviamoci a Milano"! L'idea è di organizzare azioni dirette nonviolente organizzandosi in "gruppi di affinità" auronomi, ma con strutture nazionali di supporto.
Una presenza autonoma e organizzata di XR PACE potrebbe essere utile perché potrebbe, sull'esempio inglese, dare voce e ruolo al mondo ecopacifista di solito ignorato. L'obiettivo di una azione simbolica potrebbe riguardare la contestazione delle banche armate e nucleari.
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Da parte di Alfonso Navarra - portavoce dei Disarmisti esigenti - cell. 340-0736871
www.disarmistiesigenti.org
I Disarmisti Esigenti, consapevoli dell'intreccio inestricabile tra minaccia nucleare-militare, minaccia ecologico-climatica e minaccia dell'ineguaglianza sociale, ed impegnati nei limiti delle loro possibilità e forze a contrastarle, sono convinti che la lotta per la pace debba promuovere la giustizia ambientale nel mondo: deve essere riconosciuto il diritto delle comunità e dei popoli a esercitare, in nome e per conto dell'umanità e della terrestrità, il pieno controllo sulle risorse naturali ed energetiche del proprio territorio.
La Climate Open Platform, nel suo appello, con giustizia climatica intende quel cambiamento sociale, economico e politico volto a fermare ed invertire gli effetti del cambiamento climatico e ridistribuire in modo equo risorse e benessere a livello globale, attraverso un ruolo forte degli stati e la centralità della democrazia reale e della partecipazione.
Condividendo questa premessa, abbiamo deciso di aderire a questa importante e utile rete organizzativa, che vuole prendere voce in occasione della preCOP di Milano e COP26 del prossimo novembre a Glasgow (Scozia), dove si riuniranno le nazioni di tutto il mondo per decidere sul futuro di tutti gli abitanti del pianeta.
Il nostro contributo caratterizzante starà nello sforzo di fare convergere l'istanza antinucleare, intesa come opposizione all'atomo di guerra ma anche a quello presunto civile, con la priorità urgente delle campagne per la proibizione delle armi nucleari, il no first use, e il no al ritorno degli euromissili in Europa, nell'insieme delle tematiche di lotta dei movimenti per l'alternativa.
L'obiettivo è di inserire la valutazione delle attività militari e belliche - e quindi il disarmo come soluzione al grave inquinamento da esse prodotte - negli accordi di Parigi sul clima.
E' un obiettivo - il disarmo anche nel suo impatto ecologico - che riteniamo rientri del tutto logicamente nell'impegno complessivo degli altri convergenti nella Piattaforma, cioè, come recita l'appello della rete, "la difesa della vita sul Pianeta cui apparteniamo dall’approccio predatorio ed estrattivista che i potenti della terra hanno portato avanti negli ultimi secoli".
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CLIMATE OPEN PLATFORM: COSA VOGLIAMO?
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Verso la Precop di Milano: appello per un Climate Camp (infoaut.org)
Verso la Precop di Milano: appello per un Climate Camp
Tra il 27 settembre e il 2 ottobre si terranno a Milano alcuni appuntamenti preparatori alla COP26 di Glasgow. In 27 anni di esistenza, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici non è mai riuscita a imporre un netto cambio di rotta in termini di emissioni climalteranti e contrasto alla crisi climatica. Di fronte ai limiti della Conferenza delle Parti, abbiamo deciso di costruire uno spazio alternativo alla Youth COP e alla Pre-COP milanesi, un Climate Camp che si terrà a Milano dal 30 settembre al 3 ottobre. Per questo invitiamo tutte le realtà impegnate nella lotta politica, ecologica, transfemminista e per la giustizia sociale a farne parte e a contribuire alla costruzione della Climate March che proponiamo a Milano il 2 ottobre 2021. Per la costruzione di questa mobilitazione invitiamo tutt* all’assemblea pubblica del 12 settembre della Climate Justice Platform.
La nuova normalità in cui abbiamo imparato a vivere ha esacerbato vecchie disuguaglianze e ha cambiato il nostro modo di attraversare la realtà. Le nostre città si sono rivelate incapaci di fermare la pandemia in atto e quelle che verranno, perché senza alcun cambiamento strutturale ne verranno molte altre, come gli scienziati ci ripetono da 30 anni. La crisi umanitaria, che ha colpito in modo diverso le aree ricche e quelle povere del pianeta, è stata gestita cercando di proteggere prima di tutto l'economia e solo in secondo luogo la vita delle persone, alcune delle quali hanno continuato a lavorare ininterrottamente e con pochissime protezioni. Gli sviluppi di questa crisi hanno riconfermato che il benessere profondo delle persone, l'istruzione, la socialità e la salute mentale non rientrano tra le priorità del sistema in cui viviamo.
I governi hanno finto di ascoltare le richieste dei movimenti per la giustizia climatica, istituendo ad esempio in Italia il Ministero della transizione ecologica. Un Ministero che però non mette in discussione il modello di sviluppo capitalista, che continua a mettere al centro l'accumulazione di profitto anziché il benessere delle comunità.
Governi e aziende cercano consenso ricorrendo alla retorica della transizione che la crisi climatica ed ecologica rende necessaria. Questo "cambiamento", guidato dalla finanza e dai governi, consegna nelle mani delle grandi corporation un mercato che affonda le radici in nuovi territori da depredare e popolazioni da affamare per non rallentare la produzione. Per noi, invece, "cambiamento" significa far cessare immediatamente il paradigma della crescita infinita, fatto di estrattivismo e dominio esercitati sui corpi e sui territori, di sopraffazione e speculazione, di lavoro di cura invisibilizzato imposto ai corpi delle donne.
La serie di incontri preparatori e la COP26 si terranno in una fase storica decisiva, durante una crisi economica e sociale di dimensioni globali, in un momento in cui si deciderà il futuro della vita sul pianeta. Negli ultimi trent’anni il dibattito si è concentrato quasi esclusivamente sulla limitazione del danno e spesso non si è giunti che alla firma condivisa di generiche dichiarazioni di intenti, a volte senza riuscire nemmeno ad arrivare a un accordo, invece che affrontare i problemi ecologici da un punto di vista strutturale. Nel frattempo le condizioni generali dell'ecosistema sono peggiorate enormemente e la finestra temporale in cui l'agire può generare effetti sensibili si restringe ogni giorno di più. I governi non hanno coscienza della gravità della crisi in cui siamo: abbiamo affidato la nostra vita a persone che non sono adatte a proteggerla.
Le rivendicazioni dei movimenti per la giustizia climatica devono essere intersezionali, accogliendo e facendo proprio il principio think global, act local: per questo la Climate Justice Platform ha lanciato e sta costruendo appuntamenti di condivisione e convergenza come il Climate Camp (30/09-03/10) e la costruzione del corteo della Climate March (02/10). Crediamo che dopo tutto ciò che è successo negli ultimi anni sia davvero impossibile proseguire sulla stessa linea e che si debba riconoscere che le COP, pur avendo una minima capacità decisionale data dalle sanzioni che prevedono, sono espressione di un mondo in cui il potere finanziario e lobbistico domina su quello istituzionale. Nel frattempo siamo arrivati a un limite che l'intero sistema non può superare. In Italia, nonostante i problemi portati alla luce dalla crisi climatica e da quella pandemica, il governo Draghi ha impostato l'intero Piano di Ripresa e Resilienza con l'obbiettivo di rilanciare l'estrattivismo, le grandi opere inutili e le produzioni industriali inquinanti. Mentre la Sardegna brucia e la provincia di Como è devastata dalle piogge anomale di questo luglio, la salvaguardia e la cura dei territori vengono nuovamente sacrificati sull'altare della crescita e del profitto. Continua ad essere portata avanti una gestione delle risorse criminale e violenta, mentre il ministro della "transizione ecologica" ha definito la stessa come un "bagno di sangue", perpetrando la narrazione falsa della contrapposizione tra ambiente e lavoro. E mentre in Italia succede questo, il resto del mondo è anch’esso devastato da eventi atmosferici estremi, che sono destinati a inasprirsi sempre più.
La contraddizione tra capitale e vita è insanabile e ragionando con le stesse logiche che ci hanno condotto fin qui non è possibile trovare soluzioni.
Nell'ultimo decennio sono nate esperienze politiche nuove e globali, che seguono un dialogo costante nato tra le lotte per la decolonizzazione e per il superamento del patriarcato. Vorremmo cogliere questa occasione per dare vita a un momento largamente partecipato in cui si raccolga la saggezza collettiva, si confrontino idee e pratiche rivoluzionarie, analisi e esperienze di comunità, proposte di mutamento e pratiche quotidiane di liberazione dal sistema tossico di cui siamo tuttə vittime. Per questo invitiamo tutte le realtà impegnate nella lotta politica, ecologica, transfemminista e per la giustizia sociale a partecipare a questo appuntamento.
Mettere a disposizione uno spazio di discussione, confronto e azione come il Climate Camp, sentiamo sia un atto dovuto.
Per concludere, rinnoviamo il nostro invito il 12 settembre all'assemblea pubblica della piattaforma, dove verrà presentato il programma del Climate Camp (30/09-03/10) e dove costruiremo anche la Climate March del 2 ottobre.
Prenota il tuo posto al Climate Camp tramite il form che trovi al link sottostante:
https://climatecamp.wufoo.com/forms/zjnk7x604w4nj8/
Per aderire scrivi alla pagina!
- Kasciavìt
- C.S. Azadì
- Extinction Rebellion Milano
- Ecologia Politica
- GreenPeace Italia
- CSA Baraonda
- RiseUp For Climate Justice
- Macao
- Extincion Rebellion Italia
- Baronata
- Offtopic
- Survival International
-OurVoice
-Mezzocannone Occupato
-Laboratorio Insurgencia
-Coordinamento Kaos
-FridaysForFuture Napoli
-Qui si muore - SOS Molise
-Napoli, Chiaiano
-Rete Commons
-Stop Biocidio
- Centri sociali del nordest
- coord. Studenti medi Venezia Mestre
- Loco
- Assemblea permanente contro il rischio chimico-porto Marghera
- Comitato Opzione Zero
- No dal Molin
- Comitato no maxipolo
- FFF Treviso
- FFF Padova
- FFF Venezia Mestre
- FFF Trento
- FFF Vicenza
- Comitato no grandi navi
- pfasland Veneto
-Movimento NoTav
-Fridays for future alessandria
-Comitato Stop Solvay
-No deposito nucleare nè qui nè altrove
-Laboratorio Sociale Alessandria
-Casa delle Donne
-Nudm Alessandria
-Adl cobas Alessandria
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A luglio, i ministri dell’ambiente delle potenze del G20 - che rappresentano più del 90% della produzione economica mondiale - si sono riuniti a Napoli. Questo incontro avrebbe dovuto fornire un enorme trampolino di lancio verso la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la COP26, che si terrà a novembre a Glasgow. Ma così non è stato.
I paesi del G20 hanno fallito, ancora una volta. Hanno fallito nel trovare l’intesa sulla data per l’uscita definitiva dalla fonte fossile più inquinante, il carbone. Allo stesso modo, hanno fallito nel concordare il più ambizioso obiettivo di limitare il riscaldamento globale ad un aumento di 1,5°C.
Il prossimo passo avverrà a Milano, dove dal 28 settembre al 3 ottobre si terrà la YouthCOP e la PreCOP. La prima sarà un incontro di una delegazione di giovani e la seconda sarà l’incontro tecnico e politico preparatorio alla COP26 di Glasgow, la 26esima Conference of Parties, dove i leader globali si incontreranno per discutere dei cambiamenti climatici.
Anche noi saremo lì.
Perché le 25 COP precedenti non hanno agito davanti alla crisi in atto. Perché in 25 anni governi e media non hanno detto la verità, perché gli incontri dei grandi del mondo escludono la cittadinanza, opponendosi ad una sempre più necessaria democrazia partecipativa.
Per unirti alle Azioni Dirette NonViolente che porteremo a Milano come Extinction Rebellion trovi tutte le informazioni nella sezione “Come Partecipare” qui sotto.
Intendiamo cogliere l’occasione per dare vita a un movimento largamente partecipato in cui si raccolga la saggezza collettiva, si confrontino idee e pratiche rivoluzionarie, analisi e esperienze di comunità, proposte di mutamento e pratiche quotidiane di liberazione dal sistema tossico di cui siamo tuttə vittime. Per questo invitiamo tutte le persone e le realtà impegnate nella lotta politica, ecologica, transfemminista e per la giustizia sociale a partecipare, contribuire e aiutarci nella costruzione del Climate Camp che si terrà a Milano tra il 30 Settembre e il 3 Ottobre 2021. Più informazioni sul Climate Camp sulla pagina facebook dedicata e sulla scheda dell’evento.
Vogliamo organizzare una Esposizione Artistica Collettiva che generi idee nuove di comunicazione sulla crisi eco-climatica che possano ispirare modi diversi di comunicare la crisi, aggirando i blocchi psicologici difensivi, con messaggi stimolanti, fuori dai soliti schemi.
Per questo, nelle giornate di mobilitazione, al Tempio del Futuro Perduto di Milano, organizzeremo la mostra “Come comunicare la crisi Eco-Climatica?”. Ci piacerebbe che la produzione artistica si concentrasse sulla creazione di opere in formato poster, che crediamo possa rivelarsi fondamentale nel comunicare con un pubblico vasto e eterogeneo.
Per più informazioni riguardo al materiale artistico da inviare e la mostra, puoi scaricare, cliccando sulle parole, L’INVITO e LE ISTRUZIONI. La scadenza per la consegna delle opere e il 5 settembre, se deciderai di contribuire puoi compilare questo form, mentre per più informazioni puoi scrivere a xrartmilano@protonmail.com.
From the 27th of September to the 3rd of October, we will organize a collective art exhibition called “How to communicate the Ecological and Climatic Crisis?”. We would like the artistic production to focus on the creation of works in poster format. All of the information and guidelines needed to partecipate can be found in THIS FILE, the deadline for the delivery of the artworks is September the 5th.
Durante la mobilitazione a Milano in occasione delle giornate della PreCOP i Gruppi di Affinità e i Gruppi Locali saranno autonomi nel pianificare e realizzare azioni, coordinandosi tra loro e con il supporto dei gruppi di lavoro nazionali. Anche se non sarai fisicamente a Milano, il tuo contributo può essere fondamentale. Scopri come!
UNISCITI AD UN GRUPPO LOCALE
Contatta il Gruppo Locale più vicino a dove vivi, partecipa alle riunioni, alle formazioni, alla pianificazione delle azioni e per unirti ad un gruppo di affinità (vedi meglio sotto). In particolare, se vivi nella zona di Milano, contatta il gruppo locale a xrmilano@protonmail.com per partecipare all’organizzazione degli eventi!
FORMA UN GRUPPO DI AFFINITÀ
I Gruppi di Affinità sono i gruppi autonomi e operativi nelle azioni di Extinction Rebellion. Sono la parte fondamentale nella progettazione delle azioni! Osservando le richieste e i principi di Extinction Rebellion, chiunque può formare un Gruppo di Affinità insieme alle persone con cui si sente in sintonia ad entrare in azione.
Per formare un GDA (o unirti ad uno!) contatta ə ribelli del tuo gruppo locale o di quello più vicino a te e segui una formazione online o in presenza: qui trovi gli eventi in programma - se non ci sono formazioni che fanno al caso tuo, puoi contattare il gruppo locale più vicino oppure il Gruppo Escalation.
Fai già parte di un GDA? Coordinati con gli altri GDA per pianificare insieme le azioni di Milano attraverso il Consiglio delle Azioni, ogni venerdì alle 18! Per partecipare, scrivi a squirrel.xr@protonmail.com. Assicurati che almeno una persona del tuo GDA stia partecipando alle chiamate del Consiglio delle Azioni!
ENTRA IN UN GRUPPO DI LAVORO DI XR SUPPORTO ITALIA
I gruppi di lavoro di XR Supporto Italia (SIT) sono dei gruppi che supportano i diversi aspetti delle azioni e mobilitazioni di Extinction Rebellion in Italia. C’è tanto lavoro da fare in questo super organismo e il contributo di ognunə è importante. Esplora i diversi gruppi di lavoro e scopri come meglio puoi contribuire col tuo tempo e competenze all’organizzazione del movimento.
PARLANE A TUTT*!