Le informazioni sulla notizia, che arricchiamo di ulteriori particolari, le riprendiamo da un articolo pubblicato su Pressenza (vai su: https://www.pressenza.com/it/2018/08/la-california-invia-una-importante-risoluzione-contro-le-armi-nucleari-al-presidente-degli-stati-uniti/)
Il nostro pezzo include un commento di Alfonso Navarra, portavoce dei Disarmisti esigenti e riporta anche il testo della risoluzione, con traduzione italiana.
La California invia una importante risoluzione contro le armi nucleari al Presidente degli Stati Uniti
Il 28 Agosto scorso il Senato della California ha approvato, con 22 voti favorevoli contro 8, la risoluzione AJR 33 che invita il governo federale ad aderire al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN), a fare del disarmo nucleare la chiave di volta della politica di sicurezza nazionale e a guidare uno sforzo globale per prevenire la guerra nucleare.
Monique Limón, membro dell’Assemblea di Santa Barbara, ha presentato la Risoluzione mentre l'ha introdotta nel dibattito che ha preceduto il voto Bill Monning, già direttore esecutivo globale di IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War).
Nella risoluzione si sottolinea che dal culmine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e la Russia hanno smantellato più di 50.000 testate nucleari, ma 15.000 di queste armi esistono ancora e rappresentano un rischio intollerabile per la sopravvivenza dell’Umanità.
La risoluzione ricorda anche che Il 95 per cento di queste armi sono nelle mani di Stati Uniti e Russia e che “l’uso anche di una minima parte di queste armi potrebbe causare devastazione climatica in tutto il mondo e carestia globale; per esempio, solo un centinaio di bombe a grandezza di Hiroshima, piccole per standard moderni, metterebbero almeno cinque milioni di tonnellate di fuliggine nell’atmosfera superiore e causerebbero interruzioni del clima in tutto il pianeta, riducendo la produzione di cibo e mettendo a rischio la fame di due miliardi di persone”.
Per questo la risoluzione promuove, oltre la firma del trattato, la “rinuncia all’opzione di usare prima le armi nucleari, ponendo fine all’autorità unica e incontrollata del Presidente di lanciare un attacco nucleare, togliendo alle armi nucleari USA lo stato di allerta, annullando il piano per sostituire l’intero arsenale con armi potenziate e perseguendo attivamente un accordo verificabile tra gli Stati dotati di armi nucleari per eliminare i loro arsenali nucleari”.
Il testo completo della risoluzione 33/2018 è disponibile al link: https://leginfo.legislature.ca.gov/faces/billTextClient.xhtml?bill_id=201720180AJR33
Una risoluzione 30/2018, votata in contemporanea, ha affrontato più direttamente i poteri presidenziali in materia di armi nucleari da limitare (vai su: https://leginfo.legislature.ca.gov/faces/billTextClient.xhtml?bill_id=201720180AJR30).
La California è lo Stato più popoloso degli Stati Uniti d’America con oltre 38 milioni di abitanti, ha un PIL che, se fosse a sé stante, varrebbe come quinta economia del Pianeta (2.700 miliardi di dollari); ed è sicuramente uno dei più influenti nella politica nazionale. E' sotto amministrazione democratica sotto la guida di Jerry Brown (ma in passato è stata anche guidata da repubblicani), ed oggi rappresenta una delle principali spine nel fianco della presidenza Trump: più volte la California si è messa alla testa di gruppi di Stati ostili alle politiche del governo centrale. L’ultimo caso ha riguardato una causa mossa da 18 Stati contro l’allentamento sui vincoli ambientali delle emissioni dei veicoli a motore, segno di un aspro duello destinato a protrarsi nel tempo.
Sino ad ora, il governo di Sacramento ha intentato ben 29 cause all’amministrazione federale per scelte politiche riguardanti non solo l’ambiente, ma anche temi quali l’assistenza medica, l’immigrazione, la gestione dei confini, la legalizzazione della marijuana e il rimpatrio dei figli dei clandestini.
Nelle politiche climatiche è l'esatto opposto delle posizioni negazioniste di Trump, che ha rigettato l'accordo di Parigi sul clima globale, tanto da aver partecipato alla COP 23 di Bonn, la conferenza ONU che si propone di contrastare il riscaldamento del Pianeta. Con l'approvazione di una nuova legge, lo Stato californiano, da sempre primo della classe negli Stati Uniti in questa materia, si è dato l'ambizioso obiettivo di tagliare le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030. Per raggiungerlo dovrà accelerare ancora di più il processo di decarbonizzazione che già sta perseguendo.
Qui di seguito riportiamo un commento di Alfonso Navarra, portavoce dei Disarmisti Esigenti:
1) firmare e ratificare il Trattato per l’interdizione giuridica degli ordigni nucleari, adempiendo anche per questa nuova via agli obblighi del Trattato di non proliferazione interpretati con uno spirito conforme alla nostra Costituzione;
2) adoperarsi nelle COP (Conferenze delle Parti) che proseguono il percorso per la giustizia climatica dell’accordo di Parigi, la prossima si terrà in Polonia a Katowice, dal 3 al 4 dicembre 2018, affinché sia integrato e potenziato il quadro giuridico che riconosca l’Umanità in quanto tale quale soggetto di diritti preminenti rispetto all’autodifesa degli Stati. Questo a partire dal principio di sopravvivenza che può essere assicurato anche per la via di ricomprendere, nel Patto per salvare il Pianeta, quanto sostenuto, in interpretazione convergente ed armonizzata, dalla Dichiarazione dei Diritti universali dell’Umanità e dalla Carta della Terra, sul diritto alla pace e sul diritto al disarmo nucleare
3) avviare, nell’immediato, un percorso che porti alla totale rimozione, da parte degli Stati Uniti, delle armi nucleari presenti nelle basi e/o transitanti nei porti italiani, essendo necessario che il nostro Paese sia coerente e credibile nel supportare la volontà manifestamente maggioritaria degli Stati di pervenire ad un mondo libero dalla minaccia della guerra nucleare, che è, in virtù degli scenari dell’inverno nucleare, anche minaccia di sconvolgimento ambientale e climatico.
Ricordo infine che in preparazione dell'incontro di domani (31 agosto 2018) Disarmisti Esigenti - No Guerra No NATO, c'è da pensare come rilanciare e valorizzar il denso e preveggente comunicato che costituisce il Coordinamento per il disarmo nucleare.
California Legislature Votes to Support U.N. Nuclear Weapon Ban Treaty
STATE OF CALIFORNIA JOINS LOS ANGELES, BALTIMORE, AND OTHER U.S. CITIES THAT HAVE ENDORSED THE “BACK FROM THE BRINK” CAMPAIGN TO PREVENT NUCLEAR WAR
Assembly Joint Resolution 33 – Full Text
WHEREAS, Since the height of the Cold War, the United States and Russia have dismantled more than 50,000 nuclear warheads, but 15,000 of these weapons still exist and pose an intolerable risk to human survival; and
WHEREAS, Ninety-five percent of these weapons are in the hands of the United States and Russia and the rest are held by seven other countries: China, France, Israel, India, North Korea, Pakistan, and the United Kingdom; and
WHEREAS, The use of even a tiny fraction of these weapons could cause worldwide climate disruption and global famine; for example, as few as 100 Hiroshima-sized bombs, small by modern standards, would put at least five million tons of soot into the upper atmosphere and cause climate disruption across the planet, cutting food production and putting two billion people at risk of starvation; and
WHEREAS, A large-scale nuclear war would kill hundreds of millions of people directly and cause unimaginable environmental damage and catastrophic climate disruption by dropping temperatures across the planet to levels not seen since the last ice age; under these conditions the vast majority of the human race would starve and it is possible we would become extinct as a species; and
WHEREAS, Despite assurances that these arsenals exist solely to guarantee that they are never used, there have been many occasions when nuclear armed states have prepared to use these weapons, and war has been averted only at the last minute; and
WHEREAS, Nuclear weapons do not possess some magical quality that prevents their use; and
WHEREAS, Former Defense Secretary Robert McNamara said, speaking about the Cuban Missile Crisis, “It was luck that prevented nuclear war,” yet our nuclear policy cannot be the hope that luck will continue; and
WHEREAS, As the effects of climate change place increased stress on communities around the world and intensify the likelihood of conflict, the danger of nuclear war will grow; and
WHEREAS, The planned expenditure of more than $1 trillion to enhance our nuclear arsenal will not only increase the risk of nuclear disaster but fuel a global arms race and divert crucial resources needed to assure the well-being of the American people and people all over the world; and
WHEREAS, There is an alternative to this march toward nuclear war: in July 2017, 122 nations called for the elimination of all nuclear weapons by adopting the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons; now, therefore, be it
Resolved by the Assembly and the Senate of the State of California, jointly, That the Legislature urges our federal leaders and our nation to embrace the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons and make nuclear disarmament the centerpiece of our national security policy; and be it further
Resolved, That the Legislature calls upon our federal leaders and our nation to spearhead a global effort to prevent nuclear war by renouncing the option of using nuclear weapons first, ending the President’s sole, unchecked authority to launch a nuclear attack, taking U.S. nuclear weapons off hair-trigger alert, canceling the plan to replace its entire arsenal with enhanced weapons, and actively pursuing a verifiable agreement among nuclear-armed states to eliminate their nuclear arsenals; and be it further
Resolved, That the Chief Clerk of the Assembly transmit copies of this resolution to the President and Vice President of the United States, to the Speaker of the House of Representatives, to the Minority Leader of the House of Representatives, to the Majority Leader of the Senate, to the Minority Leader of the Senate, to each Senator and Representative from California in the Congress of the United States, and to the Governor.
La traduzione
CONSIDERATO CHE, dal culmine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e la Russia hanno smantellato oltre 50.000 testate nucleari, ma 15.000 di queste armi esistono ancora e rappresentano un rischio intollerabile per la sopravvivenza umana; e
CONSIDERATO CHE il 95% di queste armi è nelle mani degli Stati Uniti e della Russia e il resto è detenuto da altri sette paesi: Cina, Francia, Israele, India, Corea del Nord, Pakistan e Regno Unito; e
CONSIDERANDO CHE, L'uso anche di una minima parte di queste armi potrebbe causare devastazione climatica in tutto il mondo e carestia globale; per esempio, solo un centinaio di bombe a grandezza di Hiroshima, piccole per standard moderni, metterebbero almeno cinque milioni di tonnellate di fuliggine nell'atmosfera superiore e causerebbero interruzioni del clima in tutto il pianeta, riducendo la produzione di cibo e mettendo a rischio la fame due miliardi di persone ; e
CONSIDERANDO che una guerra nucleare su vasta scala ucciderebbe direttamente centinaia di milioni di persone e causerebbe danni ambientali inimmaginabili e catastrofiche perturbazioni climatiche facendo cadere le temperature attraverso il pianeta a livelli non osservabili dall'ultima era glaciale; in queste condizioni la stragrande maggioranza della razza umana morirebbe di fame ed è possibile che saremmo estinti come una specie; e
CONSIDERANDO che, nonostante le assicurazioni che questi arsenali esistono esclusivamente per garantire che non vengano mai usati, ci sono state molte occasioni in cui gli Stati dotati di armi nucleari si sono preparati ad usare queste armi, e la guerra è stata evitata solo all'ultimo minuto; e
CONSIDERATO CHE le armi nucleari non possiedono alcune qualità magiche che ne impediscono l'uso; e
CONSIDERANDO che l'ex segretario alla Difesa Robert McNamara ha detto, parlando della crisi missilistica cubana, "è stata una fortuna che ha impedito la guerra nucleare", ma la nostra politica nucleare non può essere la speranza che la fortuna continui; e
CONSIDERANDO CHE, poiché gli effetti dei cambiamenti climatici aumentano lo stress sulle comunità di tutto il mondo e intensificano la probabilità di conflitto, il pericolo di una guerra nucleare aumenterà; e
CONSIDERANDO che la spesa programmata di oltre 1 trilione di dollari per potenziare il nostro arsenale nucleare non solo aumenterà il rischio di disastri nucleari ma alimenterà una corsa agli armamenti a livello mondiale e devierà le risorse cruciali necessarie per assicurare il benessere del popolo americano e delle persone di tutto il mondo; e
CONSIDERANDO, C'è un'alternativa a questa marcia verso la guerra nucleare: nel luglio 2017, 122 nazioni hanno chiesto l'eliminazione di tutte le armi nucleari adottando il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari;
per questi motivi viene deliberato
dall'Assemblea e dal Senato dello Stato della California, congiuntamente, di esortare i nostri leader federali e la nostra nazione ad abbracciare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e rendere il disarmo nucleare il fulcro della nostra politica di sicurezza nazionale; e viene ulteriormente deliberato di invitare i nostri leader federali e la nostra nazione a guidare uno sforzo globale per prevenire la guerra nucleare, rinunciando all'opzione di usare prima le armi nucleari, ponendo fine all'autorità unica e incontrollata del Presidente di lanciare un attacco nucleare, togliendo alle armi nucleari USA lo stato di allerta, annullando il piano per sostituire l'intero arsenale con armi potenziate e perseguendo attivamente un accordo verificabile tra gli Stati dotati di armi nucleari per eliminare i loro arsenali nucleari;
e viene infine deliberato
che il Direttore di Stato dell'Assemblea trasmette copie di questa risoluzione al Presidente e Vicepresidente degli Stati Uniti, al Presidente della Camera dei Rappresentanti, al Capo della Minoranza della Camera dei Rappresentanti, al Leader di maggioranza della Senato, al leader delle minoranze del Senato, a ciascun senatore e rappresentante della California al Congresso degli Stati Uniti e al Governatore dello Stato.